maestro

IL MAESTRO

Sono un fortunato testimone di un’esperienza straordinaria. Quando la dottoressa Monica mi ha chiesto di collaborare con lei per l’iniziativa intrapresa presso l’Ospedale Gervasutta, in un primo momento sono rimasto incerto e perplesso. Non conoscevo il problema della malattia di Parkinson, e prima di dire un “sì”, ho letto, ho cercato, mi sono informato e poi con un po’ di paura ho dato la mia adesione al progetto.

Nei miei 30 anni di impegno con i Pueri Cantores ho provato un’infinità di emozioni, ma con la Corale Gioconda la commozione mi ha sorpreso più volte, specialmente alla prima “lezione” di canto ed alla prima esecuzione corale avvenuta il 21 dicembre del 2003 con la Messa cantata per gli ammalati e per il personale del Gervasutta, alla “vigilia” di Natale.

E poi, per cinque anni, ho visto non solo terapia, ma tanta solidarietà, aiuto reciproco, attenzione a quelli più sfortunati di loro. Li ho visti assistiti con amore generoso dai loro famigliari, e li ho visti preoccupati di essere utili agli altri. Ho sentito parlare sempre meno di malattia, e sempre più di impegno, di voglia di esistere, di migliorare e di guardare al futuro senza paura e senza vergogna dei propri limiti, dei propri tremori, delle proprie incertezze e dei pregiudizi degli altri.

Hanno cantato tanto, ed il loro canto si è trasformato in “missione”: trasmettere agli altri i valori del coraggio e della speranza nonostante tutto, ma anche l’invito ad uscire di casa ed a vincere la paura della solitudine. La malattia con l’esperienza del canto si trasformava in occasione di crescita interiore, in occasione per stare bene insieme e per migliorare la qualità della loro vita.

Merita ricordare che il luogo delle loro prove è stata sempre la “Cappella”del Gervasutta, e che l’attività corale si è svolta in maggioranza nelle Chiese e nelle case di riposo, dove i cantori animavano la Messa e portavano un sorriso ed un incoraggiamento ad ammalati e sani. Ed in questo modo hanno tenuto ferme le radici della loro fede cristiana, che lungo la storia ha inaugurato gli ospedali ed ha capovolto lo sguardo sulla sofferenza e sui sofferenti. Dio è con loro e la beatitudine promessa è soprattutto per loro.

Sono passati cinque anni, ma loro cantando guardano al futuro e lo vedono pieno di speranza.


Professor Savino Pajani


Valid XHTML 1.0 Strict
CSS Valido!